Il grano della bonifica lucchese in mostra fino al 6 marzo

Il grano della bonifica lucchese in mostra fino al 6 marzo

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A partire da lunedì 17 gennaio fino al 6 marzo 2022, presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani di Viareggio, sarà possibile ammirare il grande dipinto che Catarsini realizzò tra il 1939 e il 1940 per partecipare alla seconda edizione del “Premio Cremona”, il dipinto è stato recentemente ritrovato.

Info

dal mercoledì al sabato ore 15.30-19.30; la domenica ore 9.30-13.30 e 15.30-19.30; ingresso € 8, ridotto € 4.

https://youtu.be/NIJH9qp4deU

Un quadro importante
Il grano della bonifica lucchese compare in una foto che ritrae il pittore durante la sua realizzazione; quella foto, involontariamente diventata per anni l’“indizio” di una ricerca, è stata pubblicata nel volume Alfredo Catarsini. L’arte vera affascinante amica, a cura di Elena Martinelli e Claudia Menichini, presentato la scorsa estate alla Versiliana da Vittorio Sgarbi e Cristina Acidini. In quell’occasione fu proprio il critico d’arte a indicare Catarsini come uno dei pittori italiani, tra quelli che parteciparono alle tre edizioni del “Premio Cremona”, da valorizzare di più perché rappresentanti un’arte fortemente innovativa.
Da parte sua il professor Rodolfo Bona, sulla scheda del dipinto scrive: «Il secondo “Premio Cremona,” si tenne dal 19 maggio al 21 luglio 1940. Il grano della bonifica lucchese fu dipinto tra il 1939 e la fine d’aprile del 1940 ed è firmato in basso a destra ‘A. Catarsini’. Reduce dal successo ottenuto alla prima edizione del Premio Cremona del 1939, l’anno successivo il pittore inviò a Palazzo Affaitati di Cremona il dipintoIl grano della bonifica lucchese. L’esposizione fu dedicata a La Battaglia del grano e, anche se non vinse alcun premio, il quadro fu apprezzato sia in Italia sia alla Künstlerhaus di Hannover, dove venne esposto lo stesso anno fra i 69 quadri accuratamente selezionati fra i meno noti al pubblico tedesco, nell’ambito del gemellaggio culturale con la città della Bassa Sassonia. In anni più recenti è riapparso a Seravezza, nell’ambito di una mostra dedicata al lavoro agricolo e, perfettamente conservato, consente oggi perfettamente di apprezzare la stesura pittorica e le scelte cromatiche del pittore, caratterizzate da una pittura chiara e luminosa che si fa più solida nei piani più vicini per divenire più leggera nello sfondo. Recentemente acquistato dalla Fondazione Catarsini, nell’ambito di un più vasto recupero della produzione del pittore, può oggi essere nuovamente visibile al pubblico. Delle tre opere che Catarsini presentò al Premio Cremona, Il grano della bonifica lucchese è l’unica rintracciata, a testimonianza della generale dispersione dei quadri che concorsero al “Premio Cremona” fra 1939 e 1941 e dell’importanza della ricomparsa dell’acquisizione dell’opera».
Ora che l’opera è nella piena disponibilità della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, dopo la doppia preview di Grosseto e di Viareggio, la presidente Elena Martinelli ne ha già previsto l’invio a Lucca per una grande mostra sull’artista viareggino che a primavera sarà curata dallo stesso Bona. Un tassello importante della produzione del pittore viareggino torna così al suo posto, permettendo a tutti di comprenderne meglio la parabola artistica.