Notizie su Camaiore – Camaiore – 4

Notizie su Camaiore - Camaiore - 4

CAMMINO – I LUOGHI DI CATARSINI

4 – NOTIZIE SU CAMAIORE

amaiore è situata a sud-ovest delle Alpi Apuane e si trova in una conca. Il nome deriva dal latino Campus Maior, cioè Campo Maggiore e vanta una storia antichissima: attraversata da uomini di neanderthaliani  nella preistoria, come ben descritto nel Museo Archeologico della città, è stata abitata da liguri, etruschi e poi dai romani. Da qui passa l’importante Via Francigena e già nel 761 aveva il monastero di San Pietro, oggi detto Badia di San Pietro, ebbe un notevole sviluppo nel Medioevo. Nel territorio circostante furono edificate ville e castelli dagli insediamenti longobardi. Dal 1200 passò sotto il dominio di Lucca, che così si assicurò lo sbocco al mare al fosso Motrone.

LA TERRANUOVA

Lucca, dopo aver conquistato e sottomesso le popolazioni insediatesi nei castelli posti sulle alture camaioresi provvide, per opera di Guiscardo da Pietrasanta di Milano, a far progettare una nuova città che si aggiunse al piccolo e primitivo borgo posto sulla Via Francigena; fu chiamata Terranuova e qui furono costretti a trasferirsi gli abitanti dei castelli.

Da notare che la pianta di forma rettangolare di Camaiore oltre alla regolarità delle strade e la posizione della piazza, corrisponde all’assetto urbanistico di Pietrasanta, infatti le due città sembrano gemelle, ideate e attuate dallo stesso architetto intorno alla metà del XIII secolo.

BADIA DI CAMAIORE

Scendendo dal Monte Magno sulla sinistra, prima di entrare in città, si trova la Badia, un antico monastero, anticamente protetto da mura castellane, costruito dai longobardi come ci attesta il primo documento dell’anno 761. La chiesa preceduta dallo stupendo portale di ingresso, oltre al suo perfetto e agile stile romanico, conserva al suo interno due affreschi di scuola giottesca che raffigurano S. Maria Egiziaca e la Pietà, quest’ultima contornata da un altare in marmo bianco di Carrara, costruito per onorarla in quanto prodiga di miracoli. Sul lato nord della chiesa si apre il chiostro dal quale si poteva accedere ai locali ad uso dei monaci benedettini, sostituiti nella prima metà del XIII secolo, dai monaci florensi seguaci di Gioacchino da Fiore.

TEATRO DELL’OLIVO

Si entra in città dalla via principale e a sinistra si trova il Teatro dell´Olivo; sorge nel luogo che un tempo ospitava un tiratoio della lana; costruito nel corso del ‘500, il tiratoio fallì e il suo proprietario fuggì dalla città. Nel 1649 l’Accademia dei Deboli, una associazione formata da un gruppo di cittadini di Camaiore, chiese di riaprire l’edificio, in modo che potesse ospitare commedie e altre rappresentazioni sceniche. A partire dal 1720 furono fatti alcuni interventi sull’edificio: vennero costruiti i primi palchetti. Ma il momento di vera rinascita per il teatro fu il 1772, in occasione della nascita della Compagnia del Teatro dell’Olivo. Nel 1927 furono eseguiti i decori del soffitto. Dopo varie vicissitudini legate anche al conflitto mondiale, il Teatro dell’Olivo è stato riaperto definitivamente nel 2003.

PALAZZO TORI-MASSONI

E’ uno dei più importanti palazzi del centro storico. Oggi sede distaccata del Comune di Camaiore, il palazzo Tori-Massoni (sec.XVI-XVII) si trova vicino piazza Armando Diaz nel centro storico di Camaiore. È formato da tre piani più un seminterrato su cui sono divisi il Civico Museo Archeologico, la Biblioteca Comunale intitolata a Michele Rosi e l’Archivio Storico Comunale. Ispirato ai palazzi lucchesi della scuola del Civitali, al suo interno troviamo un cortile con balaustre e colonnine di marmo di Carrara, ed è possibile visitare nelle sue stanze un piccolo museo archeologico dove con immagini fotografie e pezzi archeologici viene raccontata gran parte della storia del comune e dei piccoli paesi che lo circondano.

CHIESA DI S. MICHELE

Ed eccoci nel centro di Camaiore, dove molte testimonianze ci narrano le sue vicende storiche, ad iniziare dalla via IV Novembre, l’antica Via Francigena; qui esisteva, sull’attuale piazzetta Diaz, una chiesa i cui ruderi sono emersi in recenti scavi archeologici, datata al IX secolo ma demolita due secoli dopo e la sua area destinata ad area cimiteriale. A due metri di distanza si può visitare la chiesetta romanica di S. Michele citata nell’anno 1180, poco più grande della prima.

MUSEO DI ARTE SACRA E CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO

Di fronte alla chiesa di S. Michele è visitabile il Museo di Arte Sacra con le sue pregevoli opere, tra queste un magnifico arazzo dell’anno 1516, oltre alla Vergine Annunziata di Matteo Civitali, una statua lignea raffigurante S. Antonio del Valdambrino e tante altre opere artistiche.

Sempre sulla piazzetta si trova il Civico Museo Archeologico Camaiore che conserva le testimonianze archeologiche del territorio. Antistante alla Chiesa di S. Michele sorse nel XII secolo un ospedale per i poveri e pellegrini.

PIAZZA SAN BERNARDINO, CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA E TORRE CIVICA

Dalla piazzetta Diaz in direzione nord si trova la via centrale di Camaiore e dopo un centinaio di metri si apre la piazza S. Bernardino, la piazza del centro storico che conserva edifici di pregio.

Vi confluisce Via XX Settembre dove sorgono invece il Palazzo Papini, sede della Prioria dal 1966 e il palazzo del Municipio, con la facciata a tre ordini di piani.

CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA

La duecentesca chiesa di S. Maria Assunta è eretta in Collegiata dal XVI secolo; al suo interno conserva testimonianze artistiche di rilievo, soprattutto un crocifisso ligneo del XIV secolo di scuola tedesca e attribuito al Maestro da Camaiore. A corredo degli altari sono visibili le tele di Giovanni Marracci di Torcigliano, noto seguace da Pietro da Cortona. La chiesa fu edificata intorno al 1255 per soddisfare i bisogni religiosi della accresciuta popolazione.

TORRE CIVICA

A fianco della Chiesa di S. Maria Assunta, sorge la coeva torre civica, alta 33 metri e che conserva al suo interno la stupenda scalinata in pietra del XIII-XIV secolo.

PALAZZO DEL VICARIO

Accanto alla Torre Campanaria, si trova il Palazzo del Vicario, attuale sede della Cassa di Risparmio di Lucca. Costruito nel XIV inizialmente su due piani e comprendeva la residenza del Vicario in alto, e la sede del consiglio comunale nella così detta “Loggia”, al piano terra. Camaiore a quel tempo era una delle Vicarie del comune di Lucca, secondo lo statuto lucchese del 1308 ma, ciò nonostante, il borgo mantenne i suoi antichi privilegi ricevuti dai precedenti signori. Il vicario veniva nominato direttamente dal Governo Centrale e rimaneva in carica sei mesi, amministrando la giustizia e riscuotendo le imposte dovute a Lucca.

MURA CASTELLANE

In fondo alla Piazza S. Bernardino, si nota l’antica Porta Lombricese, costruita al tempo della edificazione delle mura castellane che avevano un perimetro di 1470 metri a protezione del borgo di Camaiore. Sulle mura merlate erano distribuiti 13 torrettoni sporgenti. Oggi resta di esse solo un tratto sbassato lungo circa 200 metri lungo la via delle Murette. Una parte delle mura castellane è emersa recentemente, in occasione dei lavori di riqualificazione sulla Piazza XXIX Maggio.

OSPEDALE S. VINCENZO

Tornando sulla via francigena in direzione mare si incontra l’ospedale dismesso di S. Vincenzo, fondato nell’anno 1086 dai nobili di Corvaia e più volte ampliato.

CONVENTO FRANCESCANO AI FRATI

A meno di un chilometro dal centro di Camaiore in direzione mare si incontra sulla destra, il seicentesco Convento Francescano di S. Lazzaro. Nei pressi di questo convento esisteva sin dal XIV secolo un ospedale per i poveri malati e i pellegrini, intitolato a S. Lazzaro, del quale resta la Cappella del SS. Crocifisso visibile dalla strada.

FATTORIA DI EPOCA ROMANA A CAPEZZANO

Sulla strada per Pietrasanta, in località Capezzano Pianore nel 1993, durante lavori di costruzione di una villetta, vennero alla luce i resti di un’ampia fattoria di epoca romana, III – IV sec. d.C. Di essa è emersa la struttura di un impianto oleario di discrete dimensioni. Le colline sono ancora oggi ricche di ulivi che producono un ottimo olio.

Premio Catarsini 2025

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