Opificio La Brilla di Massarosa: una sala intitolata a Catarsini e presentazione del “suo” Cammino

Opificio La Brilla di Massarosa: una sala intitolata a Catarsini e presentazione del “suo” Cammino

unnamed (6)

Con l’obiettivo di divulgarne sempre più l’attività artistica che ha attraversato tutto il Novecento, venerdì 26 maggio alle ore 17 presso l’antico opificio La Brilla di Massarosa (via Pietra a Padule 1181) sarà intitolata una sala conferenze alla memoria di Alfredo Catarsini, scomparso 30 anni fa al termine di un’esistenza dedicata all’arte e non solo.

Alla cerimonia interverrà il Sindaco di Massarosa, Simona Barsotti, insieme a Elena Martinelli (Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899), Rodolfo Bona e Claudia Menichini (rispettivamente Direttore artistico e Presidente del comitato scientifico della suddetta Fondazione).

A seguire, sarà presentato in anteprima il progetto I luoghi di Catarsini, un Cammino a tappe da percorrere a piedi, in bicicletta o in auto, che unisce arte, storia, natura e cultura gastronomica per un’esperienza di turismo lento attraverso le eccellenze del territorio, di cui La Brilla, ospitando alcune opere dell’artista versiliese, è una delle tappe fondamentali.

Patrocinato dal Ministero della Cultura e del Turismo, il Cammino toccherà Lucca, Castagnori, San Martino in Freddana, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Viareggio e Massarosa, e sarà inaugurato ufficialmente nel mese di giugno; ogni tappa sarà contrassegnata esternamente dalla presenza di un “totem” con tutte le informazioni (comprese le audiodescrizioni dei percorsi del Cammino che si intendono effettuare, rendendolo fruibile anche da non vedenti e ipovedenti) e internamente da materiale cartaceo illustrato.

L’ingresso alla doppia iniziativa è libero e al termine della presentazione, sempre in anteprima, si terrà la visita guidata alle opere esposte.

Da segnalare che per l’intera giornata tre ristoranti della zona proporranno “Piatto di Catarsini”: il Ristorante Adriana (via Sarzanese 1353, Bozzano, tel. 0584 93373), solo cena; l’Osteria Le Terne (via Pietra a Padule 3241, Massaciuccoli, Massarosa, tel. 0584 974583 o 329 7317002) solo pranzo; la Trattoria La Corteccia (via Sarzanese nord 638, Massarosa, tel. 0584 93103 o 338 3134340) pranzo e cena.


Antico opificio “la Brilla”

Proprietà del comune di Massarosa e porta del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, l’Antico Opificio della Brilla, sorge in prossimità del versante massarosese del lago di Massaciuccoli.

Se l’edificio chiamato La Brilla potesse parlare racconterebbe una storia che ha inizio a metà dell‘800 quando il Conte Minutoli lo fece costruire e quando Massarosa era incentrata sulla produzione del riso, oggi purtroppo scomparso, il particolarissimo “Riso rosso di Massarosa”. All’antico Opificio della Brilla avveniva, come dice il nome stesso, “la brillatura del riso”, ovvero la raffinazione del chicco tramite macchinari e un complesso sistema di ingranaggi e cinghie.

Oggi di quella storia è possibile respirare l’atmosfera camminando nelle stanze un tempo affollate di instancabili contadini e contadine, sotto il tetto di travi originali dell’epoca tra gli antichi macchinari restaurati, e sembra ancora di sentire il cigolio delle cinghie e degli ingranaggi.

Un edificio che è diventato la porta del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli del versante massarosese del lago di Massaciuccoli, un territorio suggestivo, un’oasi naturalistica raggiungibile seguendo i percorsi della Via delle Erbe e dei Fiori. Un percorso nella natura che abbraccia tutto il territorio di Massarosa, frutto dell’impegno dei soci dell’Associazione Versilia Verdelago, fruibile gratuitamente e in autonomia in ogni stagione per vivere da protagonisti esperienze uniche a contatto con la natura nel cuore verde della Versilia.

La struttura accoglie tre opere di Alfredo Catarsini che illustrano vedute del lago e della campagna circostante.


Le opere esposte

In un contesto paesaggistico molto suggestivo, sono esposte tre opere emblematiche di quanto questa zona e il lago di Massaciuccoli del versante massarosese fossero noti e cari a Catarsini che spesso vi andava a dipingere.


Campagna di Massarosa, 1941, olio su tavola altezza 55 centimetri, larghezza 70 centimetri

Il dipinto raffigura in modo realistico uno scorcio della campagna di Massarosa, zona tra Viareggio e Lucca. In lontananza una collina, totalmente ricoperta di vegetazione, degrada dolcemente verso destra. In contrasto col verde scuro della collina, si staglia un cielo azzurro, colto nell’ora dell’imbrunire estivo. Ai piedi della collina si distende una pianura con un campo giallo-oro, colore del grano già falciato e disteso a terra, un altro campo è verde. Al centro del dipinto protagonista è un tipico casolare contadino, bianco con tetto rosso, finestre e vari annessi. Altre case contadine sbucano tra gli alberi ai lati del dipinto. In primo piano vicino a noi, sulla sinistra, sono ritratti un albero da frutta e due contadini, intenti nel lavoro della falciatura. La luce è quella dell’imbrunire estivo, dietro la collina il cielo è ancora chiaro ma il sole è già calato verso il mare che si indovina ma non si vede. Il dipinto è firmato dall’autore in basso destra.


Il lago di Massaciuccoli, 1960, olio su cartone altezza 26,5 centimetri, larghezza 20 centimetri.

Il dipinto raffigura uno scorcio del lago di Massaciuccoli, vicino a Massarosa. Si tratta di un lago costiero, amato e spesso ritratto dall’autore. Il dipinto è reso con veloci e abbozzate pennellate di colore, lasciando a tratti visibile il cartone. In lontananza è riprodotta una striscia di cielo chiaro, arruffato di nuvole, e più avanti una linea di vegetazione, alta e disordinata, che delimita la sponda del lago. Dietro il verde scuro della vegetazione emergono due casolari bianchi dal tetto rossiccio.
Tutta la parte restante del quadro è dedicata alla superficie del lago, sui cui si riflettono i colori della vegetazione, del cielo e delle case. Al centro del dipinto è ancorato un tipico barchino da lago, a fondo piatto e dai colori scuri, con la prua rivolta verso la sponda sabbiosa. Catarsini, che firma il quadro in basso a destra, lascia sul cartone una rapida impressione di paesaggio.


Capanno sul lago, 1955, olio su compensato altezza 45 centimetri, larghezza 52 centimetri.

Il dipinto è un’impressione veloce di un momento atmosferico: un tramonto sul lago toscano di Massaciuccoli. Le pennellate, rapide e corpose, rendono la rappresentazione volutamente poco definita. In lontananza il cielo, illuminato dagli ultimi bagliori arancioni, si confonde con i rilievi collinari che circondano il lago. In primo piano vicino a noi, sulla destra, un casolare bianco, immerso in un folto prato dai colori verde scuro e marrone. Si respira aria di quiete e solitudine: come solitario è il barchino rosso sulla riva del lago, che attira la nostra attenzione proprio al centro del dipinto. La firma e la data sono apposte in basso a sinistra.


Massarosa e Catarsini

Alfredo Catarsini, amava molto la zona del lago di Massaciuccoli, i suoi chiari e le dolci colline che lo circondano che ha più e più volte dipinto, dai grandi dipinti degli anni 30/40, si veda lo sfondo del dipinto del 1940 Il grano della bonifica lucchese che raffigura la trebbiaura del grano in via di Montramito con i chiari del lago che si intravedono sullo sfondo e le colline in lontananza, fino alle piccole impressioni veloci degli anni 50/60, due delle quali sono esposte alla Brilla.

In archivio si conserva una foto che mostra un momento del Primo concorso di pittura estemporanea sul lago di Massaciuccoli nel 1958, il Premio Butterfly. In questa fotografia Catarsini è ripreso da dietro, intento a dare le ultime pennellate ad un dipinto quasi finito.

Inoltre a Massarosa viveva l’amico Virginio Bianchi, nato nello stesso anno di Catarsini e che aveva frequentato, come lui, il Regio Istituto di Belle Arti di Lucca. Bianchi è ricordato per avere disegnato il Manifesto del Carnevale di Viareggio del 1927. Catarsini e Bianchi rimasero amici fino alla morte di Bianchi avvenuta nel 1970. Si può senz’altro pensare che andavano a dipingere lungo le sponde del lago e nei canali insieme.

Da segnalare, infine, che proprio al Teatro Modernissimo di Massarosa Alfredo Catarsini partecipò alla sua ultima collettiva di pittura, nella primavera del 1992.


Il progetto del Cammino I luoghi di Catarsini

A breve sarà inaugurato in Toscana, tra Lucca e la Versilia, il Cammino I luoghi di Catarsini, ideato dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 per far conoscere l’artista invitando tutti a visitare queste terre meravigliose, percorrendo le strade e sostando nei luoghi dove ebbe inizio la storia di Catarsini (1899-1993), pittore e scrittore viareggino, e da dove egli trasse ispirazione per la sua importante produzione artistica e letteraria. Il Cammino è realizzato in collaborazione con il Touring Club Italiano avendo come obiettivo la scoperta di una migrazione creativa tra l’artista e i suoi luoghi, come pagine di storia palindroma della bellezza.

I percorsi sono tre, di lunghezza e durata diversa, fra mare e colline, e si possono fare in autonomia: a piedi, in bicicletta, in moto, in auto. Ognuno porta alla scoperta delle opere del maestro Catarsini custodite spesso in luoghi particolari e nascosti, come gli affreschi delle chiese di San Martino in Freddana o di Castagnori. Oppure celebri come il Palazzo Ducale di Lucca, Villa Museo Paolina Bonaparte a Viareggio, con l’atelier e l’archivio storico, e la Biblioteca Comunale Guglielmo Marconi, nel Palazzo delle Muse sede anche della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ’Viani’, che espone a rotazione le 30 opere che il maestro ha voluto lasciare alla sua città. A Forte dei Marmi c’è Villa Bertelli, che conserva 10 dipinti, a Camaiore altre sei opere fra il Municipio e il Museo d’Arte Sacra. Altre tappe a Pietrasanta, dove Catarsini insegnò a lungo al Liceo Artistico Stagi, e a Massarosa, nell’Antico Opificio della Brilla.

Il Cammino interessa sette comuni e otto località con 10 sedi espositive in edifici pubblici, musei e chiese; una mostra diffusa con due serie di affreschi e 36 quadri per un totale di 41 opere esposte, accuratamente descritte e contestualizzate.

Il percorso è accessibile e inclusivo anche per i portatori di disabilità visive grazie alle audio descrizioni di ogni tappa realizzate dal centro di produzione di Firenze dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), mentre appositi totem dotati di codici QR permettono a tutti di scaricare i testi e le audio descrizioni sugli smartphone e scoprire molte notizie e curiosità. Inoltre gli stessi testi si trovano nel catalogo degli audiolibri dell’UICI nazionale sotto la voce: “Cammino I luoghi di Catarsini”.

Premio Catarsini 2025

Partecipare è facile, vai alla pagina dedicata e scarica la domanda di partecipazione