APPROFONDIMENTI E FOTO XXII PREMIO CATARSINI

APPROFONDIMENTI E FOTO XXII PREMIO CATARSINI

APPROFONDIMENTI, CLASSIFICA E FOTO

 Il  XXII Premio Alfredo Catarsini “Cambiamo il punto di vista!” è riservato agli studenti maggiorenni dei Licei artistici e alle scuole superiori di secondo grado della Regione Toscana che, con libertà di tecnica e di interpretazione, hanno prodotto un elaborato reinterpretando un’opera pittorica di Alfredo Catarsini e rendendola fruibile alle persone cieche e ipovedenti e corredandola di codice QR con audio  registrazione della descrizione adattata e testo e trascrizione in Braille

Gli studenti partecipanti hanno avuto a disposizione otto opere pittoriche di Catarsini (visibili sulla brochure del Premio) da reinterpretare rendendo possibile una lettura tattile dell’opera a coloro che sono portatori di disabilità visiva. Ogni liceo si presenta con una selezione di 5 finalista.

Vincitori e finalisti

Questa edizione del “Premio Catarsini” ha visto andare in finale le opere di ben 41 studenti provenienti dall’Istituto Istruzione Superiore G. Giovagnoli di Sansepolcro (AR), dal  Liceo Artistico Statale Franco Russoli di Pisa, dal Liceo Artistico Stagio Stagi di Pietrasanta (LU), dal Liceo Artistico Alberti Dante di Firenze e dall’Istituto Istruzione Superiore Chini-Michelangelo di Lido di Camaiore (LU).
Sono state premiate opere tattilmente esplorabili e corredate da descrizioni adattate, audio registrate e scritte in Braille; ai vincitori sono stati assegnati 3 premi acquisto che consistono in: 1° premio € 350,00; 2° premio € 250,00; 3° premio € 150,00. Poi è stata assegnata anche una menzione di merito, il premio in memoria di Raffaello Bertoli e una menzione speciale.

La Commissione giudicatrice era formata da Elena Martinelli (Presidente Fondazione Alfredo Catarsini 1899), Claudia Menichini (Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Alfredo Catarsini 1899), Paola Olivieri (membro del Comitato scientifico del progetto “Cambiamo il punto di vista” e sezione UIC di Lucca), Luca Bertozzi (carrista e vincitore del primo Premio Catarsini 2002), Andrea Pucci (membro del Comitato scientifico Fondazione Alfredo Catarsini 1899), Gloria Chiarini (giornalista e membro del Comitato scientifico Fondazione Alfredo Catarsini 1899), Luisa Berretti (storica dell’arte, Direttrice dei musei nazionali lucchesi e membro del Comitato scientifico Fondazione Alfredo Catarsini 1899), Renzo Maggi (scultore e membro Comitato Scientifico Fondazione Alfredo Catarsini 1899), Mario Quadraroli (architetto e membro del Comitato Scientifico Fondazione Alfredo Catarsini 1899).

Come scritto, il XXII Premio Catarsini è stato vinto da Francesco Di Lernia, del Liceo Stagio Stagi di Pietrasanta (LU) con l’opera Nudo di schiena. Questa la motivazione del premio: «Per aver reso tridimensionale un disegno eseguito su lastra di metallo dando volume con grande abilità al corpo femminile visto di schiena e mettendo in evidenza i segni della lastra che simulano un panneggio. La stessa materia di supporto è poi evidenziata e nobilitata ricreando in alto una texture frastagliata che rivela la sua ruvidità».

Al secondo posto si è imposta Giulia Panarelli, dell’Istituto Chini di Lido di Camaiore (LU), che ha realizzato Trabaccolo all’Annunziata su base di cartone con materiali vari. Questa la motivazione del suo premio: «Per aver utilizzato con grande sensibilità una accurata selezione di materiali poveri capaci di riprodurre integralmente il dipinto di Catarsini e suscitare coinvolgenti sensazioni tattili armonizzate da corrette proporzioni e soffici forme ben articolate e leggibili. Opera poeticamente tattile».

È salito sul gradino più basso del podio Niccolò Landi, del Liceo Stagio Stagi di Pietrasanta (LU), che ha presentato Natura morta con aringa con tecnica mista su gesso, pesce di gomma piuma dipinta, più assemblaggio di oggetti; la giuria l’ha premiata con la seguente motivazione: «Per aver saputo armonizzare in maniera appropriata materiali diversi in una rivisitazione plastica dell’opera di Catarsini. L’aringa è ben riconoscibile tattilmente nella morbidezza e negli elementi come pinne e coda mentre le bottiglie rivelano subito al tocco la loro essenza materica e includono un elemento sonoro prodotto da eventuali piccoli colpi sulla superficie».

La Commissione giudicatrice ha altresì deciso di conferire: la menzione di merito è per le opere Trabaccolo all’Annunziata realizzata in bassorilievo da Duccio Lombardini e Natura morta con aringa realizzata in bassorilievo da Giuditta Torrini. Ai due studenti minorenni del Liceo Artistico Alberti Dante di Firenze va un ringraziamento particolare perché, pur sapendo che non avrebbero potuto concorrere poiché minorenni, hanno ugualmente prodotto due elaborati che vanno ad aggiungersi agli altri per allestire Laboratori Esperienziali.

La menzione in memoria di Raffaello Bertoli (primo presidente del “Premio Catarsini”, che ha molto incoraggiato i giovani evidenziandone la ricchezza interiore e le capacità creative) all’opera Simbolismo meccanico composizione di Veronica Cinquini del Liceo Stagio Stagi di Pietrasanta (LU); quindi tre diverse menzioni speciali: la prima va ad Adina Sirbu (Liceo Alberti Dante di Firenze) per l’opera Natura morta con aringa; la seconda menzione speciale è per l’opera Campanile dell’Annunziata di Daniele Rizzo del Liceo artistico Russoli di Pisa per la multisensorialità dimostrata nella realizzazione dell’opera tratta dal dipinto di Catarsini Trabaccolo all’Annunziata. La terza menzione speciale è stata appannaggio di Giada Cecchi con l’opera Simbolismo meccanico con figura del Liceo Giovagnoli di Sansepolcro.

Di seguito i nomi dei finalisti al “XXII Premio Catarsini”.

Istituto di istruzione superiore Alberti Dante di Firenze: Adina Sirbu (5°C), due opere fuori concorso di Giuditta Torrini e Duccio Lombardini (3°E) perché minorenni.
Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa: Riccardo Bevilacqua (5° C); Cuka Etleva, Alessandro Raffaelli, Lara Zanchelli (4°B); Gemma Bandinelli, Afrah Palazzi, Daniele Rizzo (5° C); Algranti Zeno, Angelino Alessio, Bretzel Elio, Leporini Asia, Monti Valentina, Redi Aracely, Rispoli Melissa, Sabbatini Giulio, Simi Elisa, Vislino Giulia (5E Arti figurative).
Liceo Artistico Stagio Stagi di Pietrasanta (LU): Andrea Giannoni, Francesco Di Lernia, Francesco Olivieri, Jacopo Federigi, Niccolò Landi, Veronica Cinquini (5°B).
Liceo artistico Giovagnoli di Sansepolcro (AR): Giada Cecci, Martina Guerrini, Luigi Pili, Asia Solferini, Francesco Ricci, Caterina Maestri, Douaa Selami Cherkaoui (5° LB grafica).
Istituto Istruzione Superiore Chini-Michelangelo di Lido di Camaiore (LU): Emma Pisani, Giulia Bonuccelli, Alessia Damiani, Caterina Pezzini, Giulia Panarelli, Lisa Sciambrone, Valentina Fonzi (5° C).

Da segnalare che le 22 opere finaliste del concorso, più le 2 fuori concorso, adatte a una lettura tattile, faranno parte dell’allestimento dei laboratori esperienziali che via via nasceranno nelle tappe del “Cammino I luoghi di Catarsini” a cominciare da quello allestito presso l’Istituto Stagio Stagi di Pietrasanta che sarà presentato il prossimo 20 maggio e a quello che sarà inaugurato il 29 maggio a Palazzo Orsetti a Lucca. Sono altresì destinate agli allestimenti dei Laboratori Esperienziali per ciechi e ipovedenti dei Comuni e sezioni UICI della Toscana e a edifici pubblici che ne faranno richiesta.

Un Premio, una filosofia

La XXII edizione del premio è stata dedicata ai portatori di disabilità visive. La Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ha recentemente realizzato il “Cammino I luoghi di Catarsini”, in collaborazione con il Touring Club Italiano, unico esempio in Italia di un percorso turistico/artistico/culturale interamente accessibile e inclusivo anche per ciechi e ipovedenti.

Nella stazione di esposizione delle opere del pittore a Villa Bertelli di Forte dei Marmi è allestito un Laboratorio Esperienziale realizzato con sussidi tiflodidattici realizzati dal Museo Tattile Statale Omero e audio registrazioni realizzate dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Regione Toscana. Nel Laboratorio è applicata una metodica originale che, attraverso la riattivazione sensoriale su base motoria, predispone i soggetti all’acquisizione di nuove abilità che, nel nostro caso, sono l’utilizzo delle audio descrizioni delle opere, l’esplorazione tattile su alto rilievo scultoreo e su disegni in rilievo.

Questa esperienza-pilota è da considerare una base per andare oltre e inventare altri sistemi, altri differenti sussidi tiflodidattici. La tiflologia è la scienza che studia le condizioni e le problematiche delle persone cieche e ipovedenti, al fine di indicare soluzioni per attuare la loro piena integrazione sociale e culturale. Per questo abbiamo proposto la sfida ai giovani studenti, che hanno dato contributi originali, frutto della loro sensibilità e fantasia ma anche della conoscenza e dell’approfondimento del problema dell’inserimento delle persone con disabilità visiva all’interno di una collettività, attraverso il processo di socializzazione che, per loro, passa inevitabilmente dalla reinterpretazione dell’immagine. Immagine è un paesaggio, un luogo, una fotografia, un’opera d’arte. Tutto quello che si può trovare andando in giro e che dobbiamo cercare di rendere comprensibile anche a chi non vede. Noi abbiamo scelto l’opera d’arte come pretesto per stimolare i giovani a cercare vie virtuose e realizzazioni utili.

Dunque, partendo dall’analisi del problema e con l’aiuto degli insegnanti e degli stessi ciechi e ipovedenti delle sezioni provinciali, gli studenti partecipanti hanno realizzato quello che hanno ritenuto efficace per arrivare allo scopo previsto. La Direzione dei Musei nazionali della Toscana diretta da Stefano Casciu e l’UICI Regionale con presidente Massimo Diodati hanno offerto la loro collaborazione mettendo a disposizione degli studenti i musei e le sezioni UICI per ispirarsi e per testare i loro lavori.

Un aiuto è derivato dall’esperienza fatta nel progetto del Cammino I luoghi di Catarsini dove è stato allestito il Laboratorio Esperienziale che completa le descrizioni audio registrate che si trovano sui totem con sussidi tiflodidattici, ispirati ad un’opera di Catarsini lì esposta. In questo modo, trattandosi di un percorso che collega una mostra diffusa in 10 sedi espositive su un territorio vasto, si è ottenuto il trasferimento di notizie con descrizioni opportunamente adattate sull’opera ma anche su storia, arte, paesaggio e enogastronomia del luogo. In questo Cammino il soggetto ha il suo percorso dedicato che gli permette, senza l’aiuto/trasferimento di notizie attraverso un accompagnatore, di comprendere quello che gli altri vedono o leggono, con il vantaggio di apprezzarlo e condividerlo insieme ai suoi compagni di viaggio in piena autonomia.

Note storiche sul “Premio”

Il Premio intitolato ad Alfredo Catarsini è stato promosso dai figli Mity e Orazio e dalla nipote Elena su idea del poeta e critico d’arte Raffaello Bertoli che ne è stato il presidente fino al 2015. Il concorso è nato a Pietrasanta nel 2002 e la prima edizione si svolse all’Istituto d’arte, oggi Liceo artistico, “Stagio Stagi” dove Catarsini insegnò disegno musivo e disegno dal vero fino al 1969. Dal 2005 fino all’ultima edizione si è svolto a Viareggio.

Negli anni il premio ha subito alcune modifiche adattandosi alle differenti esigenze e alle mutate condizioni. Infatti dal 2019 il bando riporta la seguente dicitura: “Premio annuale per il miglior bozzetto grafico/pittorico eseguito dal vero extempore con libertà di tecnica e interpretazione riservato agli studenti degli Istituti superiori della Regione Toscana ideato dalla famiglia Catarsini in collaborazione con Comune di Viareggio e con il Patrocinio della Provincia di Lucca e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Direzione per la Toscana”.

Fino a oggi hanno partecipato al “Premio Catarsini” circa 1700 studenti provenienti da tutta la regione.

Ringraziamo per alcune delle foto il Prof. Aldo Filippi.