XXII PREMIO REGIONALE ALFREDO CATARSINI 2024
Cambiamo il punto di vista!
REINTERPRETIAMO UN’OPERA D’ARTE E RENDIAMOLA FRUIBILE
A CHI È CIECO O IPOVEDENTE
Testo audioregistrato
2aC TRABACCOLO ALL’ ANNUNZIATA
Opera realizzata su base di cartone con materiali vari, cm 81 x 60
Testo audio:
L’opera di “Trabaccolo all’Annunziata” di Alfredo Catarsini rappresenta uno scorcio della città natale dell’artista, Viareggio e più precisamente il tratto del lungo canale Burlamacca all’altezza della Chiesa della Santissima Annunziata a pochi passi dalla Torre Matilde, la parte antica della città dove Catarsini è nato e vissuto nella casa appartenuta ad Ippolito Ragghianti. La chiesa della Santissima Annunziata è particolarmente cara a Catarsini perché oltre ad essere la chiesa del suo quartiere, nel 1948 fu chiamato dalla Confraternita a dipingere una copia del quadro che era posto sull’altare maggiore della Chiesa ed era andato distrutto durante il conflitto mondiale a seguito del bombardamento della Chiesa di Sant’Antonio in cui era stato portato proprio per proteggerlo. L’opera può essere letta partendo da diversi punti e seguendo diverse direzioni: la lettura da noi individuata come la più naturale è quella in cui si distinguono gli elementi in primo piano da quelli in secondo, partendo dal basso verso l’alto; questa lettura mette in risalto i soggetti dell’opera tanto cari al pittore. In basso in primo piano abbiamo l’acqua quieta del canale dove è ancorato il trabaccolo, un’imbarcazione a vela in legno usata dai pescatori locali, salendo verso l’alto abbiamo il molo e il muro che separa il lungo canale dai giardini delle case con cespugli che fanno capolino. Le case vanno a riempire la parte centrale del quadro, a destra e a sinistra della grande vela; salendo ancora troviamo il cielo con qualche nuvoletta sparsa al centro del quale si staglia il campanile dell’Annunziata. Catarsini ha focalizzato l’attenzione su tre elementi fondamentali nella sua composizione: l’acqua, la grande imbarcazione e il campanile che occupano la parte centrale del dipinto. In tutta la composizione la presenza umana è marginale: Catarsini inserisce una sola figura umana, stilizzata, sul molo vicino alla grande vela del trabaccolo, forse perché per lui stesso si sente “piccolo” di fronte alle cose che ama.