Un Catarsini per… strada Traslazione show diurna per la grande tela del 1940

Un Catarsini per... strada Traslazione show diurna per la grande tela del 1940

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Si è svolta  la mattina del 26 maggio ’22 in pieno centro a Lucca la traslazione de Il grano della bonifica lucchese – la grande tela dipinta di Alfredo Catarsini – che ha lasciato il Palazzo delle esposizioni della Banca del Monte per essere trasferito a Palazzo Ducale, sede della Provincia, in piazza Napoleone.

Considerata la limitata distanza, lo spostamento ha avuto luogo di giorno, a piedi e sotto gli occhi di decine di turisti e lucchesi incuriositi da quella scena insolita.

Ad applaudire il passaggio dell’opera d’arte che ha dimensioni notevoli (233 x 300 centimetri) anche una scolaresca del Liceo Artistico Passaglia, dove Catarsini si diplomò nel 1919; la rappresentanza dell’istituto scolastico ha infatti partecipato a tutte le 20 edizioni del “Premio Catarsini”, confermando il particolare legame che lega la scuola all’artista.

Protetto nella parte inferiore con fogli di pluriball, dalla sede espositiva di piazza San Martino il dipinto ha raggiunto il liceo Passaglia in Piazza Napoleone e pochi minuti dopo è stato trasportato a Palazzo Ducale dove prossimamente sarà protagonista di una nuova iniziativa culturale.

A seguire da vicino l’intera operazione era presente la Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, Elena Martinelli, e alcuni membri del CdA e del Comitato Scientifico, oltre ad amici, collezionisti, estimatori dell’artista viareggino.

Come si ricorderà, all’inizio di quest’anno Il grano della bonifica lucchese era stato “rintracciato” a Grosseto grazie all’interessamento di un antiquario e subito era tornato visibile a tutti: prima in una galleria del capoluogo maremmano, poi nella Galleria di arte moderna e contemporanea di Viareggio e, proprio recentemente, è stato tra i protagonisti di “Alfredo Catarsini: dalla darsena alla Linea gotica. Paesaggi, figure e grandi composizioni pittoriche (1917 – 1945)”, la prima, grande mostra retrospettiva dedicata all’arte di Catarsini, curata dall’attuale Direttore artistico della Fondazione, Rodolfo Bona, e inaugurata il 12 marzo proprio a Lucca, dove poi è proseguita fino allo scorso 8 maggio.

Il grande dipinto su tela del 1940 ha un importante significato storico e artistico: Alfredo Catarsini, unico artista toscano a partecipare a tutte le tre edizioni del “Premio Cremona”, lo realizzò per la seconda. Tra le più importanti kermesse per giovani artisti provenienti da tutta Italia, il  “Premio Cremona” si svolse tra il 1939 e il 1941 nel capoluogo lombardo, che lo vide tra i premiati nel 1939 con un’opera non ancora rintracciata.

Forte del «successo ottenuto alla prima edizione del Premio Cremona del 1939 – scrive Bona nella scheda del dipinto – l’anno successivo il pittore inviò a Palazzo Affaitati di Cremona il dipinto Il grano della bonifica lucchese. Anche se non vinse alcun premio, il quadro fu apprezzato sia in Italia sia alla Künstlerhaus di Hannover, dove venne esposto lo stesso anno fra i 69 quadri accuratamente selezionati fra i meno noti al pubblico tedesco, nell’ambito del gemellaggio culturale con la città della Bassa Sassonia. In anni più recenti è apparso a Seravezza, nell’ambito di una mostra dedicata al lavoro agricolo» e, grazie alla recente acquisizione  da parte della Fondazione Catarsini, nell’ambito di un più vasto recupero della produzione del pittore, oggi l’opera può essere nuovamente visibile al pubblico.

Premio Catarsini 2025

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